Innanzitutto, precisiamo che la pulizia dovrebbe essere periodica e non solo quando la bici è “conciata da far schifo”. Perché lo sporco, il fango, l’umidità, persino la polvere – se trascurati – possono rovinare i componenti meccanici ed elettronici.
Altro consiglio: utilizziamo prodotti specifici. Solo in questo modo avremo certezza di efficacia senza alterare vernice e cromature, plastiche e metalli. Sulle eBike, poi, ci sono componenti elettrici che possono venire danneggiati se non puliti correttamente o con detergenti impropri.
QUI una selezione di prodotti Muc-Off che potete trovare da MOEZ.
Per prima cosa rimuoviamo il display e batteria. Se non è possibile, almeno proteggiamoli in modo che non si bagnino durante le fasi del lavaggio. Una volta rimossi, premuriamoci comunque di coprire i connettori, che non si devono bagnare.
Altro imperativo: evitiamo l’idropulitrice. O meglio: non utilizziamo un getto ad alta pressione, meglio una “doccia” delicata. La tentazione di portare la eBike ad un autolavaggio per risparmiare tempo, specie quando è molto sporca, può rivelarsi controproducente. La forte pressione dell’acqua infatti, può insinuare umidità e residui di fango o detriti all’interno di drive unit e batteria. Se proprio non si può farne a meno, indirizziamo il getto solo sulle ruote e su altre parti lontane dai componenti elettrici, quanto basta per “togliere il grosso” dello sporco. Per il resto, affidiamoci ad acqua tiepida, spugna e panni in microfibra.
Sciacquare l’intera bici per “ammorbidire” lo sporco, specialmente quello più tenace o incrostato, come schizzi di fango e morchia, è il primo passo. A questo punto si può applicare il detergente (non aggressivo e senza ammoniaca) sulle superfici sporche. Esistono diversi tipi di prodotto in commercio, da quelli che non richiedono risciacquo (ma vanno bene per sporco lieve, come quello che macchia dopo un acquazzone) e altri che invece vanno applicati, lasciati agire e poi risciacquati. Raccomandazione: partiamo dall’alto verso il basso, lasciando per ultima la trasmissione. In alcuni punti basterà un colpo di spugna per rimuovere lo sporco.
Laddove invece sia più persistente, ci si può aiutare con delle spazzole dalle setole morbide, che non graffino, per togliere anche i residui più ostinati.
Date un’occhiata qui, ce ne sono per tutti gli usi. Si va dalla spazzola grande per le superfici più estese, a quella sdoppiata per infilarsi tra i raggi ruota, a quella sottile e con dentelli in plastica per rimuovere residui incastrati tra i pignoni della trasmissione.
Freni e trasmissione richiedono cure particolari e li lasciamo per ultimi. La pulizia va effettuata con sgrassatori specifici, che non intacchino i metalli, le pastiglie freno e le maglie della catena.
Per i dischi freno si può optare per un degreaser spray per rimuovere efficacemente sia la polvere lasciata dallo sfregamento delle pastiglie, sia residui di sporco che potrebbero rigare o scalfire la superficie dei dischi stessi. Lo sgrassatore in eccesso si rimuove con un panno morbido.
A questo punto si passa al risciacquo, da fare con una spugna imbevuta d’acqua o con una semplice canna da giardino, ma avendo sempre l’accortezza di non indirizzare il getto – che deve essere a bassa pressione – verso le parti elettriche. Se avete l’idropulitrice, vale il discorso fatto all’inizio: bassa pressione e distanza non troppo ravvicinata.
E ora? Asciugare! Se si dispone di un compressore, si può usare il soffio d’aria per eliminare l’umidità anche dagli interstizi più nascosti. Altrimenti passiamo un panno morbido in microfibra che assorba le gocce rimaste e al contempo lucidi le superfici.
Non dimentichiamo i connettori di display e batteria, che vanno asciugati con cura e, all’occorrenza, leggermente lubrificati con detergenti specifici per contatti elettrici, che vanno comunque fatti asciugare.
Dopo questa fase è possibile completare la detersione e la lucidatura con spray appositi, per proteggere le superfici e ridurre l’accumulo di polvere e umidità. Un’astuzia per elevare la scorrevolezza della forcella e, al contempo, preservarne le guarnizioni parapolvere è spruzzare un po’ di silicone spray sugli steli. Senza esagerare e ben attenti a proteggere altri componenti. I freni soprattutto! Per i perfezionisti, esistono cover apposite, così da non incorrere in alcun danno. Ad ogni modo, non serve annaffiare di silicone: basta poco prodotto, da spalmare eventualmente con le dita su tutta la lunghezza degli steli, rimuovendo poi l’eccesso con della carta o un panno pulito. Anche la catena e gli organi del cambio vanno sgrassati e puliti con uno spazzolino o con specifici strumenti lavacatena che, attraverso l’azione di detergente e spazzole, consentono una pulizia profonda senza doversi sporcare le mani.
A operazione conclusa è sempre opportuna un’asciugatura con un panno e la lubrificazione, che non deve mai essere eccessiva. Pure in questo ambito esistono diversi prodotti specifici (anche molto evoluti, a base siliconica o ceramica che aumentano la scorrevolezza e riducono l’usura) destinati ad un utilizzo turistico o sportivo, per asciutto e bagnato. In ogni caso: attenzione a non far finire il lubrificante sui freni, pastiglie o dischi! Qualora accadesse per errore, bisogna subito eliminare ogni traccia per evitare che la frenata perda efficacia.
Ora la bici è splendente e pronta per affrontare altra strada!
Prendersi cura del proprio mezzo è il miglior modo per farlo durare più a lungo e per ottenere le migliori performance. Certo, una pulizia accurata e profonda richiede tempo: per lavaggio, asciugatura e lubrificazione completi possiamo impiegare anche mezz’ora, ma il risultato sarà appagante. E la procedura molto zen.
LE REGOLE D’ORO PER UN RISULTATO PERFETTO:
- UTILIZZA PRODOTTI SPECIFICI
- NON BAGNARE I COMPONENTI ELETTRICI
- PRENDITI IL TEMPO NECESSARIO