Il centro della quotidianità di Gianluca Giarrusso è l’insegnamento: lui, che è professore di grafica presso l’I.S.I.S. Caterina Caniana di Longuelo, trasmette la sua passione per la grafica, i video e l’animazione alle nuove generazioni.
Ragazze e ragazzi che lui descrive con trasporto ed entusiasmo: “Sono diversi da come possono apparire sui social. Non sono affatto superficiali e ‘costruiti’. Li considero realmente sensibili ed empatici al mondo che li circonda. Capiscono e accettano i cambiamenti in atto, quelli che rimettono al centro l’uomo e non l’automobile“.
Una visione ottimistica del futuro, che sarà sempre più smart e svincolato dalla necessità di apparire, prosegue Gianluca: “Quelli della mia generazione (ha 37 anni, n.d.r.) sono ancorati a modi di pensare anacronistici, specie quando si parla di mobilità urbana. Per i miei alunni, l’automobile – come pure la moto – non rappresenta più uno status symbol come lo è stato per le generazioni che li hanno preceduti. Capiscono l’importanza di fare scelte sostenibili, per l’ambiente e per sé stessi“.
Quindi come hanno preso la tua scelta di recarti quotidianamente a scuola con una eBike?
“Premetto che pochi di loro ancora usano la bici: alcuni perché abitano lontano, altri perché sfruttano i mezzi pubblici per venire a scuola. Ma tutti, almeno all’inizio, sono rimasti colpiti. Si sono interessati alla mia scelta e ne hanno chiesto le motivazioni“.
Sei quindi un esempio per loro?
“Mi auguro di sì, ma il fatto di utilizzare ogni giorno la bici per recarmi al lavoro ha suscitato maggiormente l’interesse dei miei colleghi del corpo docente. Ai loro occhi, una eBike è una scelta pratica ed economicamente vantaggiosa, un investimento che si ripaga più rapidamente di un’automobile: si risparmia tempo, ma anche denaro in carburante, assicurazione, bollo, manutenzione…“.
Insomma: è in atto un cambiamento. Per Gianluca, questa parola è sinonimo di miglioramento.
“Se non si accetta il cambiamento, si rimane bloccati, sia fisicamente, sia mentalmente. Personalmente lo considero una presa di coscienza di ciò che mi circonda, a 360°. Pur vincolato dai miei limiti, è solo nel cambiamento che trovo una via più consapevole del mio posto nel mondo e nella società: è così che ho un approccio più rispettoso per me e per gli altri“.
Discorsi che coinvolgono anche alla bici. Lo scoglio ancora da superare, per molti, rimane quello delle abitudini radicate. Ma appena si comprendono i vantaggi del muoversi pedalando, tutto cambia. Gianluca è appassionato sportivo, però usa la eBike per gli spostamenti casa/lavoro, per fare la spesa, recarsi in centro città e incontrare la compagna e gli amici. La sua scelta è stata, in prima battuta, dettata da una motivazione di sostenibilità ambientale, ma ha scoperto che la bici è anche oggettivamente comoda.
“Per muoversi in ambito urbano, la eBike è il mezzo migliore, specialmente in una città raccolta come Bergamo, dove sono state realizzate tante belle ciclabili, per pedalare in sicurezza. E poi c’è qualcosa di indescrivibile, ma tangibile: se la mattina esco di casa in bici, non mi sembra nemmeno di andare al lavoro, ma di partire per una gita. La giornata inizia in tutt’altro modo, quando salgo in sella“.
Flyer Upstreet5
La sua bici è una Flyer Upstreet5 icona di stile e poliedrica tuttofare. Pratica e comoda in città, ama lanciarsi all’avventura nelle gite fuoriporta.
Il comfort è messo al primo posto, con un’ergonomia azzeccata, mentre maneggevolezza e stabilità sono retaggio di una ciclistica agile e solida, su qualunque tipo di terreno, che sia il pavé cittadino o il facile sterrato di certe piste ciclabili.
Il potente motore Panasonic fornisce un’erogazione grintosa, per affrontare anche le salite più ripide e pedalare agevolmente in montagna. Ottima l’autonomia, garantita dalla capiente batteria, che vanta un’integrazione smart per una facile estrazione.